Accompagnare le fragilità richiede sempre delicatezza, contatto, conoscenza del problema, ma soprattutto una buona qualità della relazione intessuta.
Quella particolare ferita chiamata infertilità genera nella persona e nella coppia turbamento, dolore, angoscia, i cui esiti possono essere diversi: dallo sfaldamento della relazione, alla chiusura verso l’esterno. Le coppie possono assistere a irruzioni indelicate in quel dolore: “Quando fate un bambino?” da parte di conoscenti o al silenzio assordante di familiari e amici che non osano toccare la ferita per paura di essere invadenti.
Una giusta vicinanza può rappresentare lo spiraglio verso nuove prospettive per la coppia.
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